28 aprile 2009

Permesso di soggiorno

Oggi vorrei ripercorrere alcune tappe che mia moglie ha dovuto affrontare per poter avere un permesso di soggiorno e, anche se magari (visto che cambiano le regole continuiamente) non servirà a nessuno, voglio provare a dare una mano a chi si trova nella stessa situazione.

Per prima cosa devo fare alcune premesse;




  1. Mia moglie è giapponese e quindi extracomunitaria.


  2. Prima di venire in Italia aveva ricevuto dall'ambasciata italiana in giappone un visto per studio.


  3. Dopo la prima richiesta del PDS, abbiamo fatto solo rinnovi per lo stesso.


  4. Ci siamo sposati perchè ci amiamo e non per altri (futili) motivi.

Dico queste cose perchè essere stranieri in Italia "non è uguale per tutti". Cambiano tante cose se sei di un paese o di un altro (a seconda degli accordi uni/bilaterali presi fra l'Italia e altri paesi), se è la prima volta che si viene in Italia o se si abita qui da più di 5 o 6 anni, se si vuole un PDS per motivi di studio o di lavoro o familiare, etc. etc. Le regole sono veramente tante. Vi consiglio di approfondirle con questi due siti: http://www.poliziadistato.it/articolo/1076-Stranieri e http://www.meltingpot.org/ . Il primo appartenente alla Polizia di Stato italiana (sezione stranieri) il secondo un utile strumento che vi tiene sempre informati sui vari cambiamenti delle leggi, decreti e quant'altro con una sezione (sans-papiers) dedicata alla tutela legale dei vostri diritti e libertà.


Per prima cosa mi sono recato in uno dei tanti uffici postali in Italia che offrono il servizio di "Sportello Amico" (Per trovare quello che più è vicino a casa vostra visitate questo sito: http://www.poste.it/azienda/ufficipostali/eli2/soggiorno/ o http://www.poste.it/online/cercaup/ricerca_uffici.php?serviziopre=SPPSG appartengono a Poste Italiane quindi relativamente sicuri). Per richiedere il KIT per fare la domanda per il PDS. Si può procedere anche in altri modi per fare la domanda come presentarsi da un PATRONATO o andare al proprio COMUNE (dove potrete ricevere assistenza anche per la compilazione) o presentarsi direttamente in QUESTURA ufficio stranieri (anche se ve lo sconsiglio). Qui di seguito inserisco un link per trovare tutti i comuni ed i patronati che offrono questo servizio: http://www.portaleimmigrazione.it/ questo sito vi servirà anche per poter "monitorare" lo stato di avanzamento della vostra richiesta (anche se per la verità non funziona un gran che, è costruito male e da sempre un errore sui certificati quando si prova ad accedere all'area riservata). Io ho preferito compilare da solo il kit, non è impossibile ed puoi scegliere il momento per farlo senza dover prendere appuntamenti con nessuno e permessi o ferie al lavoro. Dopo aver comprato una marca da bollo da 14,62 (da allegare alla domanda), aver fotocopiato tutti i documenti ( tutto il passaporto, il vecchio PDS, carte di credito, assicurazione sanitaria), aver prodotto 4 fototessere, compilato il questinario lo abbiamo spedito pagando circa 70 euro (fra tasse e bollettino). Qualche giorno dopo la questura ci ha avvisato con un SMS che il primo appuntamento sarebbe stato otto mesi dopo!!! Alle 10 e 32 per l'esattezza. Il resto è una storia già raccontata... Appuntamenti imprecisi, attese infinite, giramenti vari, ansia, paura ed una degna conclusione che vi ho già esposto: http://ciskye.blogspot.com/2009/04/lorologio-delle-11-e-02.html

Spero di esservi stato utile almeno un minimo, se avete problemi o volete chiarimenti su quello che ho scritto non esitate a contattarmi.

Per ora mi fermo

26 aprile 2009

Il nascondino del sole


Siamo, finalmente, in primavera. Per tutti gli italiani (o almeno per i fiorentini) la primavera è sinonimo di giornate allungate, tepore dovuto al primo sole e pic-nic fuori porta nei fine settimana. Per il resto del mondo (o almeno per gli americani, per i tedeschi e per gli inglesi) l'Italia è sinonimo di caldo, belle giornate e divertimento all'aria aperta. Da qui, io credo vengono quei due famosi detti; "Il bel Paese" e "Il Paese del sole". Ora, per quanto riguarda il primo detto dovrebbe comprendere oltre al tempo considerato sempre sereno anche la cordialità e gentilezza delle persone oltre all'immenso patrimonio culturale ed artistico di cui andiamo tanto fieri. Sorvolando sulla polemica che potrebbe scaturire dal contestare il carattere (usualmente esternato almeno qui a Firenze) delle persone, è ovvio che non si possa smentire quel detto in quanto il patrimonio di cui disponiamo non è in discussione. Per quanto riguarda il secondo detto, invece, mi sto domandando come possiamo continuare ad illuderci su questo. Non credo sia un problema da poco, la mancanza di sole, visto che spesso influisce sul comportamento e sugli umori delle persone. In un paese come il nostro poi, la mancanza di sole o, addirittura la pioggia, rende difficile il normale svolgimento della vita. Basta guardare cosa succede al traffico se improvvisamente inizia a piovere o agli effetti che la pioggia ha sull'economia turistica del nostro Paese. Senza contare ovviamente tutto il resto.


Francamente sono spaventato ed anche un po' deluso da me stesso. Penso spesso che tutto questo tempo brutto dipenda anche dal mio comportamento consumista. Circa quindici anni fa ho studiato (con la scuola) un modo per ridurre il consumo dell'acqua, contribuendo al mantenimento dell'attuale (dell'epoca) ecosistema. In tutto questo tempo ho tentato di seguire i consigli e gli accorgimenti presenti nello studio, ovviamente non sempre riuscendoci. Non credo che da solo possa cambiare le cose ma, credo che se mi muovo per "primo" poi ci saranno altri che seguiranno il mio esempio. Magari credendoci tutti possiamo veramente cambiare qualcosa. Non so neanche se le soluzioni che adotto siano veramente efficaci per contrastare il costante peggioramento delle condizioni climatiche del nostro pianeta. So solo che, ormai, è più di metà anno che quasi giornalmente piove. Spero veramente che tutto questo cambi.


Per ora rimango alla finestra agognando un piccolo raggio di sole che possa riscaldare le nostre vite e la nostra primavera.

22 aprile 2009

Poste Italiane




Oggi sono andato alla posta a pagare una bolletta (215 euro di luce!!!) e come al solito ho sbattuto contro un muro che in Italia si trova spesso (magari anche all'estero, ma io abito qui...).


Ovviamente sono dovuto andare nell'ora di pausa (pranzo) del lavoro (come la maggior parte degli italiani che ancora si ostinano a non domiciliare le utenze). Va detto che mi ritengo molto fortunato perchè la mia pausa è di due ore (fra le 12.30 e le 14.30), anche se ogni giorno, al lavoro, sacrifico sempre un po' di tempo in più (esco un po' più tardi e rientro un po' più presto).


Anche oggi, infatti, sono uscito alle 12 e 45 per dirigermi a tutta velocità all'ufficio postale più vicino. Appena sono entrato (12 e 50) ho subito preso il numerino per i bollettini ( lettera "C" con "solo" 5 persone davanti a me) , ho notato subito che c'erano solo 4 sportelli su 7 aperti (tanto siamo solo nell' ora di punta!). Dopo circa 20 minuti (per 5 persone) appoggiato annoiatamente su una panchina, scatta il mio numerino. Mi presento allo sportello e pago la mia bolletta della luce (tempo impiegato: 2 minuti). Poi faccio la stupidaggine di chiedere un francobollo da 1,40. La persona allo sportello mi dice (quasi incredulo che non lo sapessi); "Ma per i francobolli ti devi rivolgere ad un altro sportello non a questo" ed io un po' perplesso " Quindi devo prendere un altro numero?" e lui "Eeh sì". Ma come sono stato stupido! Ci dovevo pensare prima!! Figuriamoci se alle poste ti vendono un francobollo!!! Riprendo un altro numerino (lettera "L", se non sbaglio, con le solite 5 persone davanti, ora che ci penso, sarà un caso?), solita trafila aspetto annoiatamente per altri 20 minuti ed entro in possesso di un francobollo! Allo sportello, la persona (un'altra) che mi serve, alla mia richiesta, gli scappa un commento involontario ma normalissimo; "Accipicchia!".Eh sì, devo essere proprio l'unico che si fa 20 minuti di fila per un francobollo da 1,40. Appena esco, guardo l'orario e... 13 e 40!!! Mi rendo conto che la mia pausa di due ore si è ridotta drasticamente, mi è rimasto meno di un'ora per tornare a casa, mangiare e tornare a lavoro in tempo utile da poter fare quello per cui mi pagano (gestire un magazzino, i clienti, i corrieri, etc. etc.).


Avevo provato a prenderlo in tabaccheria, il francobollo, ma lì tengono solo quelli per la posta ordinaria ( da 60 per intenderci) oppure marche da bollo di tutti i tipi (proprio perchè alla posta non le vendono). Ma possibile mai che nessuno abbia mai pensato ad una macchinetta automatica per la distribuzione di francobolli e marche da bollo??? Certo che siamo proprio dei COGLIONI!! (Se lo può dire il primo ministro in TV, lo posso dire anche io!!)


Vorrei fare come tutti gli italiani fanno quando succedono queste cose, lasciare fare, ma non ce la faccio! Vorrei non incazzarmi. Vorrei poter cambiare queste cose, fare qualcosa, denunciare qualcuno, querelare qualcun'altro ma non servirebbe ad altro se non ad aumentare lo stress che già mi affligge. Almeno mi posso sfogare qui, scrivendo nell'etere ciò che nessuno leggerà.

20 aprile 2009

Sposi novelli


Oggi vi vorrei parlare di una bella cosa.

Il matrimonio.

Eh si, arriva un giorno in cui si decide di fare il "grande passo".

Io e la mia metà abbiamo deciso di sposarci. Credo che tante coppie abbiano pensato a questa eventualità e abbiano riflettuto a lungo su cosa vuol dire sposarsi, sui costi di un matrimonio, sugl'obblighi morali ed evvettivi che comporta questa scelta.

Quando poi il matrimonio congiunge una coppia Italo-Giapponese (o Nippo-Italica) dobbiamo pensare anche a tutto il resto...

Prima di tutto, seguendo quello che era la mia personale tradizione (e fortunatamente anche la tradizione di lei), abbiamo deciso di "chiedere la mano" ai genitori. La qualcosa non è così facile come può sembrare. Innanzi tutto abbiamo dovuto organizzare un viaggio in Giappone (per me era la prima volta). Sorpassare tutte quelle barriere burocratiche italiane per l'area Scenghen e trovare un biglietto "sicuro" (vedi Alitalia) senza dover passare in banca per un mutuo. Dopodichè abbiamo dovuto anticipare l'iter burocratico italiano (ma anche giapponese) per poter velocizzare le procedure di matrimonio. Infine ho dovuto, ovviamente, chiedere in giapponese la mano al padre (ma anche al nonno, la nonna e la madre) di lei.

Purtroppo sia per i costi eccessivi, sia per una questione di tempistica non abbiamo celebrato nessun matrimonio religioso. Cosa che comunque pensiamo di fare a tempo debito sia in chiesa, in Italia, sia (non me ne voglia il Papa) nel templio shintoista, in Giappone.

17 aprile 2009

L'orologio delle 11 e 02


Oggi ho accompagnato mia moglie in questura, non che abbia fatto nessun tipo di reato, ma solo perchè è giapponese. Quindi secondo la legge italiana mia moglie è un'extracomunitaria necessitante di "regolare" permesso di soggiorno. Fino a ieri, sempre secondo la legge italiana, era una cittadina giapponese in attesa del PDS (permesso di soggiorno) per motivi di studio. Oggi, visto che dovevamo finalmente andare a prendere l'agognato PDS (per il quale abbiamo aspettato 11 mesi), abbiamo deciso di richiedere la variazione del motivo di soggiorno (da studio a familiare). Ovviamente dopo il matrimonio ho iniziato a collezzionare fogli su fogli indispensabili per il rilascio del nuovo PDS. Con una lista di documenti necessari di cui sotto


  • 1 marca da bollo di 14,62

  • 4 fototessere (valore 4,00 )

  • copia del passaporto di mia moglie (tutte le pagine)

  • originale estratto del matrimonio (gratis)

  • dichiarazione di ospitalità con una copia di un mio documento

  • copia del contratto della casa più eventuali passaggi di propietà per via ereditaria

  • certificato contestuale (valore 14,62)

  • dichiarazione di garanzia

  • CUD più ultime buste paga
rilasciatami da un avvocato che si occupa di procedure per stranieri, ho iniziato zizzagare fra i vari uffici, tabaccherie, copisterie e quant'altro per poter presentare la documentazione in questura. Due settimane di "lavoro", richieste, timbri, fogli e non so cos'altro mandati in fumo da una polizziotta (per la verità anche molto gentile) che mi ha richiesto un foglio che nessuno mi aveva segnalato. La residenza.
Sveglia presto, ore 6 più circa 20 minuti per capire chi sono, prepararsi velocemente, prendere la macchina, arrivare a Firenze centro il più velocemente possibile, trovare un parcheggio minimamente vicino, prepararsi alla coda infinita al freddo, pioggia, caos socio-linguistico e chissa che altro. Un piano d'azione facile facile. Questa mattina faceva freddo ma almeno non pioveva, il traffico ancora assente alle sette e qualcosa ci ha permesso di arrivare velocemente a Firenze. Trovare parcheggio è un altro discorso. dopo circa 20 minuti di inutili ricerche decido che un parcheggio per motorini residenti è l'ottimale per la mia 147 (i vigili dopo il lavaggio strade non dovrebbero ripassare). Arriviamo alla questura sportello stranieri a un quarto alle 8 e miracolosamente non c'è coda. L'Ufficio è già aperto e dentro ci sono già tante persone. Gli sportelli sono ancora chiusi e il tabellone elettronico segna una fila infinita di zeri. Almeno siamo al coperto ed al caldo, penso. Mostriamo la lettera di convocazione ad un agente di presidio all'ingresso e ci viene prontamente fornito un numerino. Dentro c'è il rumore assordante dell'allarme antincendio attivo. Mi preoccupo un po' ma poi vedendo la calma relativa di chi è già dentro mi rilasso un po'. Non troppo perchè già prevedo di dover litigare con chi è allo sportello.
Dopo "solo" 25 minuti l'allarme si stanca di gridare e si placa. Poco dopo iniziano a scattare i primi numeri sul tabellone. Velocemente arriviamo al 10 (noi siamo il 130), ancora più velocemente arriviamo al 40. Troppo velocemente... strano. Quando dopo circa 40 minuti tocca a noi capisco perchè era così veloce. Stanno distribuendo numeri per le varie operazioni. Quindi abbiamo fatto la coda per fare un'altra coda... NO COMMENT. Dobbiamo prendere due numerini uno per ritirare il permesso "vecchio" l'altro per fare la richiesta di quello nuovo. Scatta prima il numero per quello nuovo. La signorina dietro lo sportello ci avverte che è necessario anche quello "vecchio" da allegare alla nuova richiesta. Quindi ci fa passare dallo sportello 2 al 18 per poter passare avanti a tutti e ritirare il "vecchio" PDS. Quando lo guardiamo ci rendiamo conto che veramente è vecchio, scadrà il 16 maggio prossimo. Quindi abbiamo aspettato 11 mesi per una cosa che fra un mese dovremmo buttare via. Comunque ritorniamo allo sportello 2 ed entrando fra un numero e l'altro diamo il vecchio PDS alla signorina. Lei ce lo ritira per non rendercelo (quindi 11 mesi di attesa per circa 1 minuto di validità!!!). In cambio ci da una ricevuta per attestare che abbiamo fatto la richiesta per il rinnovo del PDS (che senza quel foglio che non ho prodotto scadrà fra 6 mesi) che potremo ritirare fra circa 20 giorni (quindi la validità scende a 5 mesi). Poi, ovviamente, un mese prima della scadenza devo rifare il rinnovo (e la validità scende ovviamente a soli 4 mesi), questa volta però durerà 5 anni (se prima non cambia la legge)!!!

E' proprio vero, anche un orologio rotto, due volte al giorno, segna l'ora esatta.

Prima volta...






La mia prima volta. Suona un po' male, soprattutto per un ragazzo di 32 anni, ma è veramente la mia prima volta che ho un blog e che condivido via etere le mie vicessitudini.


Pensate che non ho mai tenuto neanche un diario personale, figuriamoci un blog!!


Speriamo bene, vi lascio con questa immagine, regalatami da Dio e che ho avuto la fortuna di poter riprendere.


Un saluto a tutti quelli che avranno voglia di "commentare" le mie disavventure, i miei traguardi, le mie poesie... Insomma la mia vita (^^)/