28 agosto 2009

Illuso disilluso

Vi giro un altro bel articolo comparso su yahoo notizie, lascio a voi commentare:

Milano, 27 ago. (Adnkronos)
A Brescia Dal 2003 Clandestino Chiede e Ottiene Il Rimpatrio In Senegal
"Sono stanco di vivere in Italia, stanco di vivere così". S.A., senegalese di 39 anni, nel nostro Paese dal 2003 si è autodenunciato agli agenti della Questura di Brescia.
Ieri mattina si è presentato ai poliziotti, ha detto di essere clandestino e ha chiesto di essere rimpatriato. Era arrivato con il sogno di un lavoro e di una vita normale, ma da tempo viveva per strada, davanti a un palazzo in via Raffaello.
Senza fissa dimora, dal 2007 non aveva più chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno e ad agosto era stato colpito da ordine di espulsione. ''Non ce la faccio più a continuare così'', ha spiegato agli agenti. Pochi oggetti personali chiusi in una valigia che portava sempre con sé, si è arreso alle difficoltà e ai numerosi esposti dei condomini dello stabile, indispettiti per la sua presenza. Così ieri, l'uomo con nessun precedente penale, si è fatto identificare. In serata è stato accompagnato in all'aeroporto di Malpensa, dove si è imbarcato per il Senegal.

10 agosto 2009

Ciò che rimane



64 anni sono passati da quello che ritengo sia il più grande errore dell'umanità. Oggi mentre pranzavo con mia moglie ho rivisto per l'ennesima volta le immagini di quell'orrore di cui troppo spesso l'occidente va fiero. Piangevo. Piangeva anche mia moglie, senza parlare siamo rimasti attoniti davanti a quelle immagini. Il commento dello speaker televisivo ha rotto il silenzio e con voce rotta dal pianto mia moglie mi ha detto "guarda, guarda quello che hanno fatto...". Non riuscivo più a fermare le lacrime. Volevo chiederle scusa, ma non so come si possa, con quale coraggio, con quale "ragione" si possa chiedere scusa per una cosa così. Abbiamo finito di pranzare e non ne abbiamo più parlato, ma so che non è un capitolo chiuso nè per lei nè per me. Non è chiuso per nessuno. E' solo sospeso nel tempo, da 64 anni aleggia su di noi, ogni tanto alziamo la testa e ci ricordiamo che è lì a monito per le generazioni future. Come i nostri padri dobbiamo accettarne la responsabilità ed insegnare ai nostri figli ad alzare la testa e a guardare a quell'orrore in modo costruttivo così che nessuno possa anche solo pensare di ripeterlo.

08 agosto 2009

Carta... Kanta!

In questo periodo abbiamo avuto varie vicessitudini legate alla nostra casa che era in vendita, alla convivenza a volte molto forzata con mia madre ed altre piccole cose che sommate insieme riescono a scoraggiare ed infastidire chiunque. In un sabato abbastanza tranquillo ci è arrivata una telefonata da parte di una amica di famiglia che ci avvertiva che avevano abbandonato un gattino di circa un mese di vita nel suo giardino. Lei non poteva tenerlo e così ci ha chiesto se eravamo disponibili a curarci del piccolo orfanello. Senza pensarci troppo su abbiamo accettato, lo siamo andati a prendere e lo abbiamo portato a casa nostra. Con attenzione lo stiamo curando in tutti i suoi bisogni e gli stiamo insegnando a fidarsi di noi, un lavoro lungo ma piacevole. Dopo i primi due giorni di diffidenza abbiamo notato che le cose pian piano miglioravano, e non solo con il gatto! Siamo finalmente riusciti a vendere casa mia, alcune piccole cose che ci ostacolavano si sono appianate da sole e la vita sembra seguire il giusto corso degli eventi, almeno per adesso... Siamo pienamente convinti che quel piccolo micio ci stia portando fortuna! Lo abbiamo chiamato Kanta (che suona bene sia in italiano che in giapponese) e poi abbiamo scoperto che adora la carta (appallottolata) con cui gioca tantissimo. Nonostante fosse un periodo difficile per noi, ci siamo sacrificati, abbiamo rinunciato ad andare al mare o in piscina, solo per curare una piccola creatura e credo che queste cose vengano ripagate in un modo o nell'altro.
Grazie Kanta ti vogliamo bene (^^)/

07 agosto 2009

L'Italia che non vorrei...


Leggendo un libro di storia, una volta, mi sono imbattuto in un episodio di cui l'Italia si è macchiata. Un italiano di media istruzione ebbe l'ardire di candidarsi alle elezioni politiche per governare il paese. Fondò un partito nuovo, il cui nome richiamava interessi comuni degli italiani e con la sua dialettica convinse un folto gruppo di persone a seguirlo e difenderlo su tutto. Per garantire la sicurezza dei cittadini e guadagnare consensi facili affiancò alle forze dell'ordine istituzionali gruppi di privati cittadini che chiamò ronde. Sempre per garantire la sicurezza dei cittadini ed evitare che potessero crearsi situazioni di inutile pericolo vietò la vendita di alcolici ed il raggruppamento pubblico delle persone. Iniziò a mettere regole sempre più rigide contro quelle persone che adottavano uno stile di vita diverso dal suo, un credo diverso dal suo ed idee diverse dalle sue. La sua inflessibilità lo portò ad allearsi facilemente con vicini potenti ed altrettanto inflessibili. Si autoproclamò DUCE ed ad un certo punto l'Italia si trovò in guerra. Che perdemmo.
Tutto quello che lessi quella volta mi ricorda una altra situazione, ma non riesco prorpio a ricordare quale...

Scuse personali

Finalmente sono tornato.
Chiedo scusa a tutti i miei assidui lettori per essere "momentaneamente scomparso" da questo blog.
Non starò a dilungarmi sui motivi che mi hanno trattenuto dallo scrivere su queste pagine virtuali perchè risulterebbero mere ed inutili, anche se motivate, scuse.
Ancora vi porgo le mie più sentite scuse, cercherò di anticiparvi, per quanto mi sarà possibile, le mie prossime ed inaspettate assenze.
Grazie a tutti quelli che con ostentata ragione leggeranno queste righe.
Ciskye.