26 aprile 2009

Il nascondino del sole


Siamo, finalmente, in primavera. Per tutti gli italiani (o almeno per i fiorentini) la primavera è sinonimo di giornate allungate, tepore dovuto al primo sole e pic-nic fuori porta nei fine settimana. Per il resto del mondo (o almeno per gli americani, per i tedeschi e per gli inglesi) l'Italia è sinonimo di caldo, belle giornate e divertimento all'aria aperta. Da qui, io credo vengono quei due famosi detti; "Il bel Paese" e "Il Paese del sole". Ora, per quanto riguarda il primo detto dovrebbe comprendere oltre al tempo considerato sempre sereno anche la cordialità e gentilezza delle persone oltre all'immenso patrimonio culturale ed artistico di cui andiamo tanto fieri. Sorvolando sulla polemica che potrebbe scaturire dal contestare il carattere (usualmente esternato almeno qui a Firenze) delle persone, è ovvio che non si possa smentire quel detto in quanto il patrimonio di cui disponiamo non è in discussione. Per quanto riguarda il secondo detto, invece, mi sto domandando come possiamo continuare ad illuderci su questo. Non credo sia un problema da poco, la mancanza di sole, visto che spesso influisce sul comportamento e sugli umori delle persone. In un paese come il nostro poi, la mancanza di sole o, addirittura la pioggia, rende difficile il normale svolgimento della vita. Basta guardare cosa succede al traffico se improvvisamente inizia a piovere o agli effetti che la pioggia ha sull'economia turistica del nostro Paese. Senza contare ovviamente tutto il resto.


Francamente sono spaventato ed anche un po' deluso da me stesso. Penso spesso che tutto questo tempo brutto dipenda anche dal mio comportamento consumista. Circa quindici anni fa ho studiato (con la scuola) un modo per ridurre il consumo dell'acqua, contribuendo al mantenimento dell'attuale (dell'epoca) ecosistema. In tutto questo tempo ho tentato di seguire i consigli e gli accorgimenti presenti nello studio, ovviamente non sempre riuscendoci. Non credo che da solo possa cambiare le cose ma, credo che se mi muovo per "primo" poi ci saranno altri che seguiranno il mio esempio. Magari credendoci tutti possiamo veramente cambiare qualcosa. Non so neanche se le soluzioni che adotto siano veramente efficaci per contrastare il costante peggioramento delle condizioni climatiche del nostro pianeta. So solo che, ormai, è più di metà anno che quasi giornalmente piove. Spero veramente che tutto questo cambi.


Per ora rimango alla finestra agognando un piccolo raggio di sole che possa riscaldare le nostre vite e la nostra primavera.

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