
Giusto ieri sera avrei voluto scrivere un post che parlava della perdita della vergogna da parte di noi Italiani, ma non sapevo quale poteva essere lo spunto per farlo. Oggi ne ho anche troppi, purtroppo. Avrete sicuramente avuto notizia del gravissimo incidente avvenuto presso la stazione ferroviaria di Viareggio, il triste bilancio in questo momento in cui scrivo è fermo a 14 morti, una trentina di feriti gravi e 3 persone ancora risultano disperse.
Come ogni martedì, ignaro dell'accaduto ho accompagnato mia moglie alla stazione e pacificamente me ne sono andato. Non un cartello, un annuncio o semplicemente un addetto alle ferrovie ci ha avvisato del fatto che l'Italia era spezzata in due e che ci sarebbero potuti essere ritardi. VERGOGNA. Lo dico, ma tanto loro non sentono. Forse non sanno neanche cos'è la vergogna. A dimostrazione di ciò oggi alla conferenza stampa indetta dalla società TreniItalia, l'amministratore delegato Mauro Moretti (mi sembra si chiami così) ha dichiarato che dalle prime analisi l'incidente è dovuto ad una rottura del tutto accidentale di un pezzo fondamentale del treno e il controllo della funzionalità, efficenza e rispetto delle normative era di competenza della società propietaria del treno stesso. Un modo come un altro per dire "Non è colpa nostra".
Allora, il fatto che le case adiacenti i binari siano bruciate come carta in un camino non è colpa delle ferrovie. Chi è che deve prevedere e prevenire incidenti a rischio rilevante? E' mai possibile che vere e proprie bombe passino così vicino alle case? Possibile che nessuno, ne il comune, ne le ferrovie, ne i propretari delle case in questione abbia richiesto la messa in sicurezza? E c'è veramente bisogno di chiedere la messa in sicurezza, non è obbligatoria? Chi è che decide la tipologia di merci da trasportare su un determinato tratto? Se fossi un dipendente qualsiasi delle ferrovie poverei un senso enorme d'imbarazzo e mortificazione per quello che è successo nella mia azienda.
Non finisce qui. Il nostro amico Silvio ci ha messo del suo. Arrivato sul luogo dell'incidente è stato accolto da un nugolo di persone che lo hanno fischiato e gli hanno gridato vergona. Lui per tutta risposta ha detto che sono solo i soliti estremisti di sinistra che fanno il male del paese. Caro Silvio soprattutto in momenti di crisi bisognerebbe ascoltare il popolo.
Rimane solo l'immagine di un bambino che dopo essere andato a letto sognando il mare si è svegliato nell'inferno. In Italia si muore anche così.
Vergognamoci tutti.
Come ogni martedì, ignaro dell'accaduto ho accompagnato mia moglie alla stazione e pacificamente me ne sono andato. Non un cartello, un annuncio o semplicemente un addetto alle ferrovie ci ha avvisato del fatto che l'Italia era spezzata in due e che ci sarebbero potuti essere ritardi. VERGOGNA. Lo dico, ma tanto loro non sentono. Forse non sanno neanche cos'è la vergogna. A dimostrazione di ciò oggi alla conferenza stampa indetta dalla società TreniItalia, l'amministratore delegato Mauro Moretti (mi sembra si chiami così) ha dichiarato che dalle prime analisi l'incidente è dovuto ad una rottura del tutto accidentale di un pezzo fondamentale del treno e il controllo della funzionalità, efficenza e rispetto delle normative era di competenza della società propietaria del treno stesso. Un modo come un altro per dire "Non è colpa nostra".
Allora, il fatto che le case adiacenti i binari siano bruciate come carta in un camino non è colpa delle ferrovie. Chi è che deve prevedere e prevenire incidenti a rischio rilevante? E' mai possibile che vere e proprie bombe passino così vicino alle case? Possibile che nessuno, ne il comune, ne le ferrovie, ne i propretari delle case in questione abbia richiesto la messa in sicurezza? E c'è veramente bisogno di chiedere la messa in sicurezza, non è obbligatoria? Chi è che decide la tipologia di merci da trasportare su un determinato tratto? Se fossi un dipendente qualsiasi delle ferrovie poverei un senso enorme d'imbarazzo e mortificazione per quello che è successo nella mia azienda.
Non finisce qui. Il nostro amico Silvio ci ha messo del suo. Arrivato sul luogo dell'incidente è stato accolto da un nugolo di persone che lo hanno fischiato e gli hanno gridato vergona. Lui per tutta risposta ha detto che sono solo i soliti estremisti di sinistra che fanno il male del paese. Caro Silvio soprattutto in momenti di crisi bisognerebbe ascoltare il popolo.
Rimane solo l'immagine di un bambino che dopo essere andato a letto sognando il mare si è svegliato nell'inferno. In Italia si muore anche così.
Vergognamoci tutti.